La bluazione del metallo è una tecnica che permette di ricoprire oggetti di metallo con uno strato di ossido di colore nero protettivo contro la ruggine. Questa tecnica si usa molto nel mondo del restauro perciò esploriamola insieme.
Esistono diverse tecniche per bluare, le possiamo dividere in due categorie:
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- a freddo
- a caldo
Bluazione a freddo del metallo
La bluazione a freddo utilizza delle sostanze che formano sulla superficie del pezzo uno strato di ossido nero a temperatura ambiente. Questa tecnica si utilizza per grandi superfici da trattare in maniera rapida.
Si distribuisce la sostanza con un pennello in maniera uniforme o si immerge il pezzo nella vasca di prodotto. L’inconveniente di usare questa tecnica è lo smaltimento dei reagenti utilizzati e la pericolosità delle sostanze impiegate.
I reagenti di questa tecnica sono costosi, difficili da reperire e devono essere maneggiati con molta cautela.
Una delle sostanze più comuni contenta nei bluanti commerciali è l’ossido di selenio.
Un’altra sostanza usata per bluare e convertire la ruggine è l’acido tannico, una sostanza chimica derivante dalla condensazione del glucosio e dell’acido gallico. Si trova in natura nei legni di quercia, noce, mogano ma anche nelle foglie del mandorlo indiano, nelle bucce di banana e nel tè. Per estrarlo basta bollire i vegetali elencati precedentemente in acqua e usare l’estratto come soluzione bluante convertiruggine.
Bluazione a caldo del metallo
La bluazione a caldo del metallo avviene in due fasi, la prima fase forma sull’oggetto metallico uno strato di ossido ferrico Fe2O3 comune ruggine di color rosso mattone.
La seconda fase trasforma la ruggine in magnetite cioè un ossido misto ferrico/ferroso di colore nero.
Queste due fasi si possono eseguire in maniera separata o contemporaneamente, di seguito vi riporto la seconda strada.
Una delle bluazioni più antiche è la brunitura, in cui un oggetto metallico viene arroventato su una fiamma e gettato immediatamente in olio.
Bluazione del metallo in pratica*
Il materiale che ci serve è
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- fornello
- pentolino d’acciaio
- acido citrico in polvere
- acqua
- acetone
- DPI (guanti e occhiali)
L’acetone è opzionale, serve per rimuovere tracce di unto dal pezzo da trattare. L’acido citrico si trova nei negozi che vendono prodotti per la pulizia della casa o al supermercato.
In un luogo ben ventilato puliamo molto bene l’oggetto da trattare, asciughiamolo e sgrassiamo con acetone.
Nel pentolino sciogliamo per ogni 100g acqua …g di acido citrico. Immergiamo l’oggetto da bluare e facciamo bollire il tutto su un fornello, dopo 5 minuti lasciamo raffreddare il pezzo dentro la soluzione.
Il pezzo raffreddato appare di colore più scuro rispetto alla forma originaria, il processo di bluazione si ripete più volte fino ad ottenere la tonalità e lo spessore desiderato dello strato protettivo.
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